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Luglio senza plastica, inizia la sfida!

Il titolo mutuato dall’inglese Plastic Free July, riprende la sfida lanciata a livello internazionale dalla fondazione no profit omonima Plastic Free July. L’obiettivo di questa fondazione com’è facilmente intuibile dal titolo della campagna è quello di ridurre il consumo globale di plastica e laddove non possibile insegnare una cultura del riciclo. I motivi per cui sarebbe bene ridurre la plastica sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Le immagini di oceani e spiagge cariche di involucri di plastica sono ormai scolpite nella nostra mente. Non solo, numerose sono le specie ittiche e non, avvelenate dalle particelle rilasciate dalla plastica. E se i pesci si nutrono accidentalmente di polimeri di plastica, ovviamente la stessa sorte capiterà a chi mangerà quello stesso pesce contaminato.

Come iniziare allora a ridurre la plastica? La sfida è questa, provare a usare per almeno un mese, prodotti non confezionati in involucri di plastica. Questo significa scegliere per la cura del corpo: deodoranti solidi come l’allume, dentifrici naturali fatti in casa con bicarbonato, saponette al posto del flacone. Per la casa, preferire prodotti a ricarica, acquistabili nei “negozi leggeri”. L’acqua, consumarla in bottiglie di vetro riutilizzabili o in borraccia. Fare la spesa con sacchetti di stoffa riutilizzabile. Smettere di usare cannucce e stoviglie di plastica. Comprare in genere prodotti alimentari sfusi, in particolare frutta verdura. Questi sono i piccoli accorgimenti che si posso attuare nel quotidiano.

L’impatto a livello globale è però immenso, perché è il consumatore a orientare l’offerta. Pertanto abbracciare nuovi stili di vita “plastic free” significa costringere le aziende ad adeguarsi alle tendenze di mercato. Significa obbligare le aziende a convertirsi a modelli produttivi senza l’uso di plastiche e affini, preferendo quindi l’uso di materiali durevoli nel tempo e riutilizzabili.

Buona sfida a tutti!

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